Carburanti, prezzi da record; il potere di acquisto degli italiani si riduce ancora

Carburanti, prezzi da record; il potere di acquisto degli italiani si riduce ancora

Economia

Con i carburanti a prezzi da record, in un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene su strada era inevitabile l’effetto valanga sull’intera economia, perché «se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi». Ad affermarlo è Coldiretti, sulla base di un’analisi condotta su dati Ismea. E gli effetti, spiegano, si fanno sentire dalla spesa quotidiana alle vacanze. L’aumento dei costi per i trasferimenti nel periodo estivo infatti spinge un italiano su 3 (il 33%) ha trascorrere le ferie all’interno della propria regione mentre, per quanto riguarda il sistema agroalimentare, i costi della logistica arrivano a incidere fino al 30 –  35% sul totale dei costi per frutta e verdura.

In queste condizioni, rimarcano da Coldiretti, è importante «individuare alternative green» come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sul Recovery plan elaborato da Coldiretti per sviluppare le bioenergie in Italia. «Ma con il Pnrr serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia – afferma il presidente Ettore Prandini – e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo».

Secondo l’ultima analisi del centro studi Divulga, in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come Francia (1,08) e Germania (1,04), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est. Un aggravio per gli operatori economici italiani, che colloca il nostro Paese al 30° posto nella classifica mondiale stilata dal Global Competitiveness Report (Gcr) curato dal World Economic Forum, che monitora il livello di competitività delle economie mondiali, valutando anche il livello delle infrastrutture.