ESCLUSIVA BN24 – Benevento-J. Stabia, il doppio ex Zito: “Sarà una bella gara, Strega favorita per i play-off ma…”

ESCLUSIVA BN24 – Benevento-J. Stabia, il doppio ex Zito: “Sarà una bella gara, Strega favorita per i play-off ma…”

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Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex Benevento e Juve Stabia, Antonio Zito, per avere una sua opinione riguardo alla stagione giallorossa e al derby di lunedì sera al Vigorito.

Zitto, duttile esterno destro di centrocampo classe 1986, ha collezionato 28 presenze condite da 1 gol con la maglia della Strega in Lega Pro nella stagione 2010-2011, per poi trasferirsi a Castellamare di Stabia. Sono ben 57, invece, le apparizioni con le Vespe nei suoi due anni in cadetteria con i gialloblù tra il 2011 e il 2013. Sempre in Campania, il centrocampista partenopeo ha vestito anche le maglie di Avellino, Casertana e Salernitana, mentre nell’attuale girone C ha indossato anche i colori di Crotone, Picerno e Taranto. Oggi Zito, a 37 anni compiuti, ha appeso gli scarpini al chiodo ed è stato Direttore Tecnico del Nola, ma non esclude anche un altro scenario.

Salve Antonio, partiamo dall’attualità: che partita si aspetta lunedì sera al Vigorito? “Sicuramente sarà una bella gara. La Juve Stabia ha dimostrato e sta dimostrando di aver legittimato questo buon vantaggio, ma il Benevento non farà sicuramente una brutta figura. Bisogna dare merito alla Juve Stabia per tutte le gare vinte, anche se il Benevento non è stato da meno“.

Oltre all’evidente merito delle Vespe, secondo te c’è stato anche un “demerito” delle cosiddette “corazzate” del girone C in questa stagione? Se una squadra è prima in classifica bisogna darle meriti, dare demeriti non credo sia il caso perché questo è il calcio: si vince e si perde. La Juve Stabia è stata più brava a mantenere un livello più alto per maggior tempo“.

Che segnale ha mandato Improta, con cui hai un rapporto particolarmente stretto, decidendo di rimanere a Benevento nonostante la retrocessione? “Improta è un ragazzo d’oro, ha dimostrato di tenerci e per questo è lì da tanti anni. Il Benevento sta facendo un buon lavoro e il Presidente dimostra di essere sempre legato a questa città e sempre focalizzato nell’ottenere qualcosa“.

Conosce benissimo la categoria e gran parte delle piazze campane e non solo coinvolte nella lotta play-off: quale è la sua favorita? Mi porto dietro esperienze calcistiche che restano lì, nel calcio, ma anche di vita mi hanno fatto capire tante cose. L’unica cosa che conta in questo calcio di Serie C è mantenere sempre l’attenzione, è un calcio imprevedibile. Si costruiscono squadre per vincere e poi ti ritrovi al play-out, o viceversa. Bisogna essere sempre concentrati e non bisogna lasciare nulla al caso. Dico la verità, in tutte le squadre in cui ho giocato mi sono trovato bene. Ho lasciato sicuramente un segno positivo, abbiamo sempre fatto belle figure nelle annate in cui ho militato in queste squadre. Mi sento di dire che dovrà vincere chi ne ha più voglia, potrebbe essere scontato se dicessi che il Benevento è la favorita perché crea sempre squadre per provare a vincere: quindi che vinca il migliore“.

C’è un episodio che ha segnato particolarmente la tua esperienza nel Sannio? A Benevento ricordo che stavamo facendo un’annata per vincere il campionato, ma poi vinse la Nocerina. In quell’anno ci lasciò Ciro Vigorito: è un evento che mi ha segnato umanamente nel Sannio. Abbiamo comunque fatto un ottimo campionato disputando dei buoni play-off, ma il calcio è fatto di questo“.

Quanto è bello, da Direttore, vedere i giovani crescere nel vivaio e poi esordire in prima squadra e quale è il rapporto con Diego Palermo, tuo ex compagno e responsabile del Settore Giovanile giallorosso? Credo che sia il traguardo più bello. E’ come quando innaffi la pianta che hai piantato e la vedi crescere come vorresti. Poi ti è anche utile, è utile per una società e per una squadra che mette in mostra le qualità del club per intero e non solo per la prima squadra che fa il campionato da professionista. Diego è stato un compagno di squadra e tutt’ora ci incontriamo stesso, è un ragazzo a modo e spero possa fare qualcosa d’importante nel calcio perché ne ha le potenzialità“.

Quali sono le sue prospettive per il futuro? Mi sono preso un po’ di tempo per pensare bene a quello che vorrei creare, ma a breve vorrò prendere gli attestati da allenatore e iniziare un percorso che desidero. Ritorno a Benevento? Le amicizie sono una cosa e il lavoro un’altra, se sarò all’altezza non sarò io a chiedere ma loro a chiamarmi“.

Foto: SportCampania