Decadenza ex Presidente Asea, la nota stampa di Ruggiero (Pd)

Decadenza ex Presidente Asea, la nota stampa di Ruggiero (Pd)

Politica

Con la sentenza della Corte di Appello di ieri, 1 luglio, si chiude, anche formalmente, una vicenda assurda che ha visto incautamente strumentalizzati gli atti doverosamente assunti dall’ex segretario generale della Provincia di Benevento, Franco Nardone.

Atti che taluni tentarono di “macchiare” politicamente arrivando a “tirare per la giacca” l’allora presidente della Rocca, il compianto Claudio Ricci, e la sua casa politica, il Partito Democratico.

Il Tempo e la Giustizia si sono curati di mettere ogni cosa al loro posto, distinguendo i galantuomini dai mistificatori di professione.

Così in una nota stampa, Giuseppe Antonio Ruggiero, capogruppo PD Provincia di Benevento

(Foto) San Giorgio del Sannio ricorda il  «suo»  Claudio Ricci

(Foto) San Giorgio del Sannio ricorda il «suo» Claudio Ricci

AttualitàDalla Provincia
All’incontro tenutosi presso il Palazzo Bocchini, tanti gli amici giunti da Benevento e da tutta la Provincia per ricordare lo sfortunato ex sindaco di San Giorgio del Sannio, costretto ad arrendersi al Covid il 10 aprile di un anno fa.

SAN GIORGIO DEL SANNIO. E’ stato un pomeriggio dalle forti emozioni,, specie per la famiglia presente in sala, quello trascorso nello storico Palazzo Bocchini, dove “gli amici” di Claudio hanno ricordato, rinnovandone la memoria attraverso il racconto delle gesta e delle opere, il compianto ex sindaco di San Giorgio del Sannio, già presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci.

Sala gremitissima, tantissimi gli amici e i rappresentanti, presenti e passati, giunti anche dalla Provincia, a dimostrazione di quanto Claudio Ricci, nonostante quella scorza di duro che preferiva far apparire, sia stato capace di farsi voler bene.

Proprio quella sua apparente durezza, quel suo sembrare burbero, in netto contrasto con il suo vero essere e cioè persona amabile, capace di scherzare e di confrontarsi su qualsiasi tema con chiunque, è stato il leitmotiv dei racconti dei vari amici di Claudio che si sono avvicendati nel rappresentarne il ricordo. A coordinare i lavori il giornalista Achille Mottola che insieme alla Professoressa Dina Camerlengo e alla Dottoressa Maria Pia Varriale, con il patrocinio silenzioso dell’Amministrazione comunale, hanno organizzato l’evento.

Una giornata e un incontro politicamente laici, che ha visto tutti uniti, oltre le appartenenze partitiche e i personalismi, nel ricordo di Claudio Ricci. Presenti, oltre all’Amministrazione comunale guidata da Angelo Ciampi, tanti amici e “colleghi” che con il compianto Ricci hanno condiviso gioie e dolori nel corso del suo lungo percorso al servizio delle Istituzioni durato ben 38 anni.

Tra questi, come non citare l’ex sindaco Giorgio Nardone, di cui Ricci fu vice; l’on. Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Mino Mortaruolo, l’amico fraterno Giancarlo Bruno, che di Ricci ha raccolto l’eredità politica dopo essergli stato al fianco per decenni. Oltre ai tanti amici giunti, come detto, dalla Provincia come Carmine Valentino, Giovanni Cacciano e da Benevento come Luigi Diego Perifano, Carmine Nardone; senza dimenticare i delegati – anche – di partiti ideologicamente molto lontani dalla posizione che fu di Ricci, esponente del Partito Democratico. Parliamo di Domenico Matera, di Fratelli d’Italia, ad esempio.

Un ricordo, quello di Claudio Ricci, che il sindaco Ciampi ha annunciato di voler contribuire, con l’amministrazione e i consiglieri tutti, a rendere eterno e immutabile anche al passare degli anni. L’idea -come affermato da Ciampi – è quella di intitolare all’ex sindaco Ricci il Palazzetto dello Sport che, pertanto, diverrebbe “Palazzetto dello Sport – Claudio Ricci”.

Claudio Ricci,  un anno dalla sua scomparsa: il ricordo da parte della Rocca dei Rettori

Claudio Ricci, un anno dalla sua scomparsa: il ricordo da parte della Rocca dei Rettori

Politica

Ad ormai un anno dalla scomparsa prematura del Presidente emerito della Provincia di Benevento Claudio Ricci, il Presidente facente funzioni, Nino Lombardi, ed il Consiglio Provinciale tutto hanno voluto ricordarne la figura e l’opera.

“Claudio Ricci”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta Presidente e Consiglieri, “ha esercitato la funzione di Presidente con dignità, trasparenza, onore ed umanità tra il 2015 e il 2018 in un momento assai delicato per la vita istituzionale della Rocca dei Rettori a seguito della riforma del Testo Unico sugli Enti Locali, con quanto ne é derivato per le competenze istituzionali, i ruoli organici del personale, le dotazioni finanziarie e la capacità investimenti per opere pubbliche. A fronte di tutto ciò e di alcune devastanti emergenze che investirono l’area sannita, Ricci sempre seppe difenderla, rappresentandone in tutte le sedi istituzionali esigenze, necessità, bisogni, e comunque realizzando, nonostante le difficoltà, numerose opere pubbliche tra le quali: la ricostruzione dei ponti sulle strade provinciali distrutti dall’alluvione del 2015. Di grande rilievo civile l’impegno profuso da Ricci per la salvaguardia della Rete Museale della Provincia a tutela della cultura, della storia e della identità locali”.  

“E’ per te”: “gli amici di Claudio” ricordano il compianto Ricci a un anno dalla sua scomparsa

“E’ per te”: “gli amici di Claudio” ricordano il compianto Ricci a un anno dalla sua scomparsa

AttualitàDalla Provincia
L’appuntamento è per sabato 9 aprile alle ore 16:30 presso la Sala di Palazzo Bocchini in Località Marzani a San Giorgio del Sannio.

A un anno dalla sua scomparsa, sabato 9 aprile, alle ore 16.30 presso la Sala di Palazzo Bocchini in Località Marzani a San Giorgio del Sannio, “Gli amici di Claudio” – così si firmano coloro i quali hanno organizzato questo evento commemorativo – ricorderanno l’indimenticato Claudio Ricci, già presidente della Provincia e sindaco di San Giorgio del Sannio dal 2011 al 2016.

Come si ricorderà. Ricci fu portato via agli affetti più cari e a quella San Giorgio che tanto ha amato dalle complicazioni dovute al Covid 19 il 10 aprile del 2021.

Uomo e politico di altri tempi, di altro stampo. Claudio Ricci era un uomo appassionato. Appassionato della politica, di quella politica fatta in un certo modo: con moderazione, sebbene potrebbe risultare un eufemismo per chi lo ha conosciuto e ha imparato ad amare anche quel suo modo apparentemente burbero di rapportarsi con il prossimo ma che mal celava l’animo nobile di una persona buona. Una politica misurata la sua e ben lontana dai populismi che hanno inquinato i pozzi negli ultimi anni.

Sarà – anche – per questo che, anche a distanza di un anno dalla sua scomparsa, il suo ricordo è ancora vivo in tutti coloro i quali lo hanno conosciuto e hanno imparato a conoscerlo e sabato, appunto, Claudio rivivrà attraverso i racconti e le testimonianze dei suoi amici più stretti, di chi gli ha voluto bene e ha condiviso con lui parte del suo percorso.

San Giorgio del S.| Variante PUC, Cuomo: “Aspettiamo con trepidazione il finale di questa partita”

San Giorgio del S.| Variante PUC, Cuomo: “Aspettiamo con trepidazione il finale di questa partita”

Politica
Il Paese merita nuova variante, capace di coniugare l’interesse dei singoli con l’interesse generale della nostra comunità“, ha sottolineato Cuomo.

SAN GIORGIO DEL SANNIO. L’attesa, soprattutto nell’area della maggioranza, era davvero tanta: la questione della Variante PUC, infatti, ha imperversato per settimane le cronache politiche cittadine. Tra le fila ciampiane c’era la speranza, quasi certezza, di poter finalmente tagliare il traguardo dell’annullamento del provvedimento licenziato nel 2021 dalla Giunta Pepe.

Invece, le cose sono andate diversamente: dinanzi alle argomentazioni espresse nell’ultimo consiglio comunale dal consigliere Bruno, infatti, la giunta Ciampi – resasi conto della bontà delle riflessioni stimolate dall’intervento del consigliere di opposizione – ha deciso di rinviare la votazione al prossimo 25 marzo, giorno in cui è stato fissata la nuova seduta dell’assise, in modo da approfondire le questioni tecniche sollevate dal consigliere di Insieme.

E’ chiaro che la notizia del rinvio del voto abbia stimolato la dialettica politica nel Paese e, logicamente, sono arrivati anche i primi commenti su quanto accaduto lo scorso venerdì in Consiglio comunale. A tal proposito, pubblichiamo ora integralmente la nota stampa a firma di Franco Cuomo, Componente esecutivo provinciale Fdi.

 "La seduta di consiglio comunale di stasera (venerdì per chi legge oggi n.d.r.) si è conclusa con il rinvio alla prossima settimana dell’argomento più esplosivo all’ordine del giorno: quello dell’annullamento in autotutela della cosiddetta “Variante e adeguamento” varata dalla precedente Amministrazione Pepe. Un rinvio richiesto con garbo e civiltà dal Consigliere Avv. Giancarlo Bruno, invocando motivazioni giuridiche (tutte da verificare) e parimenti, fatto estremamente positivo, anticipando la sua ferma volontà (una volta approfondita la questione in commissione) di votare nella prossima imminente seduta consiliare assieme alla maggioranza l’annullamento definitivo della stessa. Richiesta prontamente ed intelligentemente raccolta dal Sindaco Ing. Angelo Ciampi e cosa altrettanto intelligente votata a maggioranza assoluta. A questo punto qualcuno potrà dire: “abbiamo capito la suonata, a San Giorgio non esiste una opposizione, visto che anche sulla variazione al bilancio ha votato a favore! (In realtà, in quella occasione il consigliere Bruno si astenne n.d.r.). 
Dubbio legittimo, ma mi permetto sommessamente di smentire! In quanto nel caso in specie non c’era alternativa per l’opposizione. La variante è talmente illegittima, è così profondamente e marchianamente irrispettosa delle procedure che gli stessi oppositori, con modalità diverse, non hanno potuto fare altro che ammettere l’evidenza dei fatti. A tal uopo, suggerisco di riascoltare sia Giancarlo Bruno, che ha chiesto qualche giorno in più di approfondimento giuridico che finirà inevitabilmente per avvalorare ancor più la sua decisione di votare con la stessa maggioranza (onorando nel contempo anche la memoria di Claudio Ricci), sia l’arringa scritta dell’avv. Giuseppe Ricci che nel tentativo di difendere l’indifendibile ha concluso con l’addossare la responsabilità dei mancati necessari pareri, esclusivamente ai tecnici redattori e al Rup dell’ufficio tecnico, dimenticando, però, come in molti casi siano proprio i politici a far pressioni sugli stessi tecnici inducendoli in errori ed omissioni, e soprattutto dimenticando ed omettendo (non so quanto consapevolmente o inconsapevolmente) che sia compito fondamentale della politica esercitare il ruolo di controllo che la legge le assegna. Chiarito tutto ciò, aspettiamo adesso con trepidazione il finale di questa partita avvincente, il cui risultato non sarà certamente un “ biscotto politico“ ma al contrario, sarà una prova di grande onestà morale e politica, tanto della maggioranza quanto dell’opposizione. È un dovere farlo! Il Paese lo merita così come merita in breve tempo il diritto ad avere una immediata, legittima, sostenibile, nuova variante, capace di coniugare l’interesse dei singoli con l’interesse generale della nostra comunità".
San Giorgio del Sannio. Cittadella dello Sport, scoppia la polemica

San Giorgio del Sannio. Cittadella dello Sport, scoppia la polemica

Politica

SAN GIORGIO DEL SANNIO. E’ scontro tra maggioranza e opposizione a San Giorgio del Sannio: materia del contendere la paternità della costruenda Cittadella dello Sport.

Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi, annunciava l’approvazione, nell’ultima seduta di Giunta comunale, del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) relativo all’area ricompresa tra il Palazzetto dello sport, Via Olmo lungo, via Appia e Via 150° Unitá d’Italia. Lì, stando alle intenzioni dell’Amministrazione, dovrebbe nascere la nuova “Cittadella dello Sport“.

L’intervento prevede la realizzazione di una piscina coperta semiolimpionica, un blocco con servizi di bar-ristorazione ed un piccolo edificio residenziale su tre livelli oltre ad ampie aree a parcheggi attrezzati che saranno realizzati interamente con capitali privati dall’imprenditore che ha proposto l’intervento. Al comune sarà ceduta gratuitamente un’ampia area di circa 17.500 metri quadrati dove l’amministrazione comunale intende realizzare il nuovo stadio con annessi servizi. Da subito ci attiveremo per intercettare le risorse necessarie alla realizzazione del nuovo impianto che dovrà sostituire il campo sportivo di via Gustavo Baldassare, ormai vetusto ed inadeguato alla pratica sportiva concepita in chiave attuale e moderna“. Le parole di Ciampi.

Sul punto, però, è intervenuto il consigliere di opposizione Giancarlo Bruno, che, con un comunicato che abbiamo riportato integralmente QUI, ha offerto una diversa rappresentazioni dei fatti, sottolineando come, secondo lui, Ciampi stesse provando ad appropriarsi di meriti altrui: “Nessuno però dice che la Cittadella dello Sport, tanto sbandierata da questa Amministrazione, è frutto del lavoro di altri e precisamente frutto del lavoro dell’Amministrazione Nardone, che approvò il PUC (Piano Urbanistico Comunale) prima in Giunta (delibera n. 60 del 07.03.2006) e poi in Consiglio comunale (delibera n. 11 del 31.05.2007).

Bruno spiega anche il perché la precedente Amministrazione Nardone, dopo aver approvato il PUC non approvò anche il PUA dando via all’opera: “La risposta è più semplice di quella che può sembrare: i proprietari dell’epoca, e precisamente i Monaci di Montevergine, non avevano nessun interesse a edificare, in quanto impegnati evidentemente in attività spirituali piuttosto che materiali. Non avendo nessuna intenzione di costruire su quel terreno non hanno mai presentato nessun PUA. Le cose evidentemente sono cambiate dopo la vendita del terreno. A distanza di tempo, i Monaci hanno venduto e chi ha acquisto ha presentato il PUA di iniziativa privata, senza il quale ovviamente non avrebbe potuto ricevere il permesso a costruire e, quindi, non avrebbe mai potuto realizzare la cubatura acquistata“.

“Quindi la perequazione -precisa il consigliere -, vale a dire il trasferimento gratuito di 17.500 mq di terreno al Comune di San Giorgio del Sannio e tutto quanto oggi viene sbandierato, non è affatto merito di questa Amministrazione, che ha ereditato una scelta politico-amministrativa e urbanistica di altri. Sono contento che costoro provino a fare proprie scelte altrui, vantando meriti che non hanno e propagandandole come proprie. Questo vuol dire solo una cosa, e cioè che chi ha amministrato in quel tempo probabilmente tanto male non era e probabilmente tanto male non ha amministrato“.

Le osservazioni di Bruno hanno scatenato una reazione piuttosto veemente da parte di Ciampi che con un post Facebook ha risposto, a suo modo, senza però, per la verità, entrare nel merito della questione posta dal collega di opposizione, ma rivolgendo la propria attenzione su altre scelte compiute dall’Amministrazione Nardone e contenute nell’ormai famoso PUC del 2006. Queste le sue parole: “Il PUC approvato nel 2006 da Giancarlo Bruno é quello che ha consentito un’edificazione selvaggia a Bosco Lupino, a via Bosco Lucarelli, a via De Sanctis, a via Baldassarre, a Viale Aldo Moro, nell’area del cimitero di via Toppa solo per fare qualche esempio. Sono sorti palazzi laddove c’erano cortili. Li si é consentito di costruire senza che vi fossero strade ed infrastrutture primarie , senza servizi, senza una logica urbanistica unitaria e coerente. Senza pensare a quello che ancora prevede quel PUC in alcune zone del paese come l’area di viale Aldo Moro dove sono previste alcune decine di migliaia di metri cubi di nuovi fabbricati che porterebbero all’invivibilità quella zona, già invivibile“.

Oggi Bruno -conclude il sindaco-, non avendo ancora capito che la campagna elettorale é finita e lui ha conquistato la medaglia di bronzo proprio perché i cittadini hanno condannato quelle decisioni, avanza meriti che non ha, ignorando che le sue scelte sono quelle che hanno sfregiato in maniera irreversibile la città con una densità demografica pari alle città indocinesi. Se avesse voluto fare qualcosa per realizzare impianti sportivi e spazi di aggregazione per i giovani nei suoi 15 anni di mandato avrebbe tranquillamente potuto farlo ma di tutto questo non ce n’è traccia. L’onestà intellettuale di chi ha avallato scelte urbanistiche catastrofiche per la nostra città dovrebbe indurre al silenzio chi le ha prodotte e a dare con umiltà e senso di responsabilità una mano a chi oggi vuole finalmente dare una svolta alla nostra città e a portare a compimento la cittadella dello sport che diventerà il fiore all’occhiello per il nostro paese. Per la prossima campagna elettorale ci sarà tempo. Questo é il momento di lavorare a testa bassa per dare quelle risposte ai cittadini che non sono arrivate negli anni passati“.

Non si è fatta attendere la controreplica di Bruno che non le ha mandate a dire. “A proposito di chi suggerisce il silenzio dimenticando che siamo in democrazia”, titola così il proprio intervento l’Avvocato, facendo chiaro riferimento alla richiesta di silenzio avanzata da Ciampi nel suo intervento.

La risposta scomposta e piena di acredine del Sindaco -scrive Bruno- sembra fare da specchio a chi si smaschera dal goffo tentativo di attribuirsi la paternità di un atto urbanistico che non gli appartiene. Capisco lo stato d’animo di chi rincorre i social like per misurare continuamente il consenso ma meno comprensibile appare la sua reazione poco istituzionale, irrispettosa dei ruoli tipica di chi non ha argomenti da utilizzare e la butta in caciara. Tutto questo mi ricorda la storia di quello a cui si chiede A e risponde B. Ad onor del vero non posso esimermi dal ricordare ad Angelo Ciampi 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐏𝐔𝐂 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟔 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐨 𝐡𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐚𝐧𝐧𝐢𝐨, di cui Giancarlo Bruno era il 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨, ruolo che (probabilmente egli non sa) essere caratterizzato da 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚; insomma ruolo di 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐬, soprattutto quando lo si ricopre, come avvenne nel 2006, senza deleghe”.

“Quel Consiglio comunale -prosegue-, di cui mi onoro di averne fatto parte, ebbe il coraggio di approvare un PUC, superando una progettualità urbanistica vecchia di alcuni decenni. Aggiungo che mai nessun Consiglio comunale prima di allora era stato capace di modificare. Le affermazioni prive di cognizione di causa di autore e 𝐰𝐫𝐢𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐬-𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢, colme di populismo spicciolo, offendono l’onore e la professionalità di quei consiglieri comunali, che hanno lavorato duramente e con onestà intellettuale, alcuni di quali oggi sono tra suoi convinti sostenitori… o meglio fino ad oggi… domani, dopo i suoi 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐥𝐨𝐠𝐠𝐞𝐫 𝐞 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨, non so. Probabilmente Angelo Ciampi non sa è che quel PUC fu approvato in assenza del PTCT della Provincia di Benevento (cui fu adeguato successivamente) e aveva l’obiettivo di stare al passo di altri Comuni della Provincia di Benevento, della stessa dimensione demografica di San Giorgio del Sannio, per ricordargliene alcuni Telese, Sant’Agata dei Goti, Montesarchio, ect…, in una visione proiettata al futuro e non al passato. Per cui se egli provasse a leggerlo, piuttosto che fare perenne campagna elettorale su Facebook, potrà trovare strumenti urbanistici innovativi come i comparti edilizi e la perequazione, che oggi scopre per la prima volta e che sbandiera 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐥’𝐀𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚”.

Visto che il PUC approvato nel lontano 2006 non è di suo gradimento -conclude Bruno-, può apportarne le modifiche che ritiene più opportune, visto che i cittadini di San Giorgio del Sannio gli hanno dato l’onore di amministrare il nostro meraviglioso paese. Anche io sono sicuro che la Cittadella dello Sport sarà un fiore all’occhiello della nostra comunità, ma lo sarà grazie a tutti coloro che avranno direttamente o indirettamente lavorato al progetto, a partire da chi lo ha previsto urbanisticamente. E sarà anche merito di chi saprà intercettare i necessari finanziamenti e realizzare le opere concrete. Si tratta di processi amministrativi lunghi e laboriosi. 𝐍𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐯𝐮𝐨𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐢𝐫𝐨 𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐠𝐢𝐨𝐫𝐠𝐞𝐬𝐢“.

S. Giorgio del Sannio. Cittadella dello Sport,  Bruno: “Qualcuno prova a raccogliere frutti che non ha seminato”

S. Giorgio del Sannio. Cittadella dello Sport, Bruno: “Qualcuno prova a raccogliere frutti che non ha seminato”

Politica

SAN GIORGIO DEL SANNIO. Riceviamo e pubblichiamo. Scrive l’Avv. Giancarlo Bruno, consigliere di opposizione per la lista “Insieme”. “Da qualche giorno nella nostra splendida cittadina non si parla d’altro: la possibilità che finalmente veda la luce la Cittadella dello Sport, con piscina semiolimpionica, campo sportivo e impianti sportivi annessi. Nessuno però dice che la Cittadella dello Sport, tanto sbandierata da questa Amministrazione, è frutto del lavoro di altri e precisamente frutto del lavoro dell’Amministrazione Nardone, che approvò il PUC (Piano Urbanistico Comunale) prima in Giunta (delibera n. 60 del 07.03.2006) e poi in Consiglio comunale (delibera n. 11 del 31.05.2007). Chi ha voglia di leggere gli atti amministrativi e non seguire le chiacchiere e le millanterie su Facebook trova tutti i documenti (o quasi tutti) al link https://www.comune.sangiorgiodelsannio.bn.it/amminis…/puc/“.

Alla domanda che molti cittadini si faranno sul perché solo oggi viene approvato il PUA di iniziativa privata (che altro non è che un Piano Urbanistico Attuativo) -prosegue Bruno-, la risposta è più semplice di quella che può sembrare: i proprietari dell’epoca, e precisamente i Monaci di Montevergine, non avevano nessun interesse a edificare, in quanto impegnati evidentemente in attività spirituali piuttosto che materiali. Non avendo nessuna intenzione di costruire su quel terreno non hanno mai presentato nessun PUA. Le cose evidentemente sono cambiate dopo la vendita del terreno. A distanza di tempo, i Monaci hanno venduto e chi ha acquisto ha presentato il PUA di iniziativa privata, senza il quale ovviamente non avrebbe potuto ricevere il permesso a costruire e, quindi, non avrebbe mai potuto realizzare la cubatura acquistata“.

Quindi la perequazione -precisa il consigliere -, vale a dire il trasferimento gratuito di 17.500 mq di terreno al Comune di San Giorgio del Sannio e tutto quanto oggi viene sbandierato, non è affatto merito di questa Amministrazione, che ha ereditato una scelta politico-amministrativa e urbanistica di altri. Sono contento che costoro provino a fare proprie scelte altrui, vantando meriti che non hanno e propagandandole come proprie. Questo vuol dire solo una cosa, e cioè che chi ha amministrato in quel tempo probabilmente tanto male non era e probabilmente tanto male non ha amministrato“.

Un minimo di onestà intellettuale e di rispetto della verità -conclude- imporrebbe che si attribuisse il merito della nascita della Cittadella dello Sport (se mai verrà alla luce) ai reali attori politici e amministrativi di quell’epoca, solo per ricordarne alcuni cito Giorgio Nardone e il compianto Claudio Ricci, fuggendo dalla tentazione di appropriarsi di iniziative altrui, per evitare che si continui a fare social- disinformazione e sbandierare meriti che non si posseggono. Il tutto con la complicità di quanti erano attori coprotagonisti di quell’epoca, assopiti oggi da uno strano e inspiegabile silenzio amministrativo“.

Morte Ricci, l’addio dei dipendenti della Provincia

Morte Ricci, l’addio dei dipendenti della Provincia

Attualità

I dipendenti della Provincia di Benevento hanno appreso con dolore la notizia della morte di Claudio Ricci, Presidente della Provincia nel periodo, tra il 2014 e il 2018, più difficile della sua storia.
Furono, quelli, quattro anni caratterizzati da grandi difficoltà gestionali ed operative dovute soprattutto alle ristrettezze economiche in cui la Provincia (come tutte le altre) era stata costretta ad operare
a causa della volontà del Governo dell’epoca di voler eliminare dalla Costituzione le “Province”, svuotando le stesse di fondi, funzioni e personale.
Nonostante tutto, il Presidente Claudio Ricci ha saputo amministrare la Provincia di Benevento con grande intelligenza, saggezza e lungimiranza, creando squadra con la struttura, in cui ha sempre riposto totale fiducia, e riuscendo ad ottenere una serie importante di finanziamenti soprattutto nel settore della rete museale, che ha voluto, con grande tenacia e risolutezza, tenere sempre aperta; in quello dell’edilizia scolastica; in quello della rete viaria con gli importanti investimenti, in sinergia istituzionale con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nè va dimenticata la gestione corretta e puntuale dell’emergenza conseguente al devastante alluvione dell’ottobre 2015 che colpì quasi l’intero Sannio.
Il Presidente Claudio Ricci ha lasciato la Provincia, a conclusione del suo mandato, in condizioni tali da poter proseguire, in tranquillità, il suo cammino.
Nel salutare il loro Presidente, i dipendenti si stringono, in questo momento così doloroso, in un abbraccio affettuoso alla moglie Consolina, ai figli Giovanbattista e Giuseppe ed ai parenti tutti”.

Morte Claudio Ricci, De Caro: “Esempio di lealtà e solidarietà. Ci mancherai”

Morte Claudio Ricci, De Caro: “Esempio di lealtà e solidarietà. Ci mancherai”

Attualità

di Redazione

La improvvisa scomparsa di Claudio Ricci -scrive l’On. Umberto Del Basso De Caro- lascia tutti sgomenti: la famiglia, innanzitutto, alla quale Claudio era legato in modo straordinario; la comunità di San Giorgio del Sannio che aveva amministrato, ininterrottamente, dal 1983 ad oggi ricoprendo gli incarichi di consigliere comunale, assessore, vicesindaco e sindaco; la comunità del partito democratico per la quale aveva profuso i tesori di una natura incomparabilmente ricca di generosità ed umanità. I suoi amici veri, e tra questi sicuramente chi scrive, perdono un punto di riferimento ed un raro esempio di lealtà e solidarietà in questo tempo nel quale l’ipocrisia ed il mercimonio sembrano essere diventati la stella polare della politica. Ci mancheranno la sua lucida analisi, il suo acume, la sua capacità di “leggere” la politica sempre oltre il contingente e ben prima di tutti gli altri. Addio Claudio”.

Foto: LeccoToday

Errico ricorda Claudio Ricci: “Va via un amico, non ci sono parole”

Errico ricorda Claudio Ricci: “Va via un amico, non ci sono parole”

AttualitàDalla Provincia

“Va via davvero un amico”. Così Fernando Errico a poche ore dalla scomparsa di Claudio Ricci, morto per Covid.  “Non ci sono parole davvero. In questo momento terribile sono accanto all’intera famiglia di Claudio. È  una tragedia straziante che mi colpisce moltissimo per la morte di un amico, un padre di famiglia. In questi mesi ci sta togliendo tanti, troppi affetti. Sono tante, troppe le persone uccise da questo maledetto virus. Questa enorme sofferenza deve farci riflettere sulla urgente necessità di ogni sforzo possibile, ad ogni livello, da quello personale a quello istituzionale, per contenere la pandemia, per evitare la crescita del contagio, per effettuare sempre più vaccini a fasce di popolazione sempre più ampie. Non possiamo arrenderci, – conclude Fernando Errico –  dobbiamo continuare a combattere fino a vincere la battaglia contro il COVID, dobbiamo farlo soprattutto ed a maggior ragione per chi soffre per la perdita dei propri cari”.