Tenta di rubare legname, 65enne accusato di furto aggravato e danneggiamento

Tenta di rubare legname, 65enne accusato di furto aggravato e danneggiamento

CronacaProvincia

I Carabinieri della Stazione di Frasso Telesino (BN) hanno bloccato un sessantacinquenne del posto, mentre era intento a tagliare dei rami dagli alberi di un fondo privato, da utilizzare per il camino, il cui rimorchio era in parte già stato riempito per essere portato via.

Il proprietario, accortosi dell’accaduto, ha chiamato i Carabinieri che sono riusciti a beccare il malfattore che ora dovrà rispondere di tentato furto aggravato e danneggiamento.

La legna è stata restituita al legittimo proprietario.

Taburno-Camposauro, taglio abusivo di legna in area con vincolo paesaggistico: boscaioli scappano alla vista dei Carabinieri

Taburno-Camposauro, taglio abusivo di legna in area con vincolo paesaggistico: boscaioli scappano alla vista dei Carabinieri

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Nel corso di predisposto servizio del Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di carattere ambientale del territorio compreso nel Parco Regionale del Taburno – Camposauro, i militari della Stazione CC Forestale di Sant’Agata de’ Goti, attratti dal rumore di alcune motoseghe hanno individuato un’area boschiva, compresa  nel comune di Frasso Telesino alla località “Fontana Del Soldato”, zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed a specifica tutela in quanto Riserva Generale, ove era in corso il taglio abusivo di legna di faggio. Purtroppo una vedetta intenzionalmente mimetizzatasi tra gli alberi, consentiva ai boscaioli abusivi di dileguarsi prima dell’arrivo dei Carabinieri Forestali. 

L’intervento della pattuglia ha però evitato l’ulteriore abbattimento di pregiate essenze forestali mentre la quantità di legno depezzata e pronta per essere asportata era pari a 18 quintali. L’attività si concludeva con il sequestro della legna rinvenuta ed il suo contestuale affidamento al Sindaco di Frasso Telesino. Sono in corso attività investigative per la ricerca e l’identificazione degli autori del reato. 

La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, verrà sottoposta alla convalida dell’Autorità giudiziaria, avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione.

In considerazione della recente criticità economica in termini di aumento dei prezzi delle fonti energetiche come il gas ed il pellet, il ricorso all’uso del legname quale fonte di riscaldamento per le abitazioni è certamente diventata la scelta favorita, determinando conseguentemente un aumento delle attività illecite correlate al taglio abusivo dei boschi. L’intervento dei Carabinieri Forestale di Benevento è un ulteriore riscontro all’azione di contrasto, avviata sin da questa estate ed intensificata secondo i profili delineati anche dall’Accordo di Programma con l’Ente Parco.

Ricordiamo infatti che analoghi rinvenimenti di legna avvenivano nel mese di Novembre scorso, quando i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Benevento, congiuntamente al personale della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento e di Pontelandolfo deferivano in stato di arresto alla Procura della Repubblica di Benevento un soggetto colto nella flagranza del reato di furto aggravato di legna di essenze forestali, ubicate in area demaniale sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale, sequestrando circa 30 quintali di legna pronti per la commercializzazione, nonché macchine agricole e motosega a catena, utilizzate per l’abbattimento degli alberi ed il taglio del legname; oppure quando nel mese di Ottobre scorso, i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Benevento eseguirono un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Benevento nei confronti di un soggetto ritenuto gravemente indiziato di furto aggravato di legna in concorso con altre due persone, già precedentemente tratte in arresto per lo stesso fatto reato. In questo evento il provvedimento scaturì da una precedente operazione in cui furono sequestrati 6 quintali di legna, in area boschiva demaniale del Parco Regionale del Matese, alla località Pesco Rosito del Comune di Pietraroja.

Furto aggravato di legna: arrestato

Furto aggravato di legna: arrestato

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I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Benevento, in un’operazione volta alla tutela dei boschi, congiuntamente con personale della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento e di Pontelandolfo hanno tratto in arresto in flagranza di reato un soggetto per furto aggravato di legna di essenze forestali, ubicate in area demaniale sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale. L’attività investigativa ha permesso di porre sotto sequestro circa 30 quintali di legna pronti per la commercializzazione, nonché specifici strumenti ed attrezzature tecniche, consistenti in macchine agricole e motosega a catena, utilizzate per l’abbattimento degli alberi ed il taglio del legname.

In considerazione della recente criticità economica in termini di aumento dei prezzi delle fonti energetiche come il gas ed il pellet, il ricorso all’uso del legname quale fonte di riscaldamento per le abitazioni è certamente diventata la scelta favorita, determinando conseguentemente un aumento delle attività illecite correlate al taglio abusivo dei boschi. L’intervento dei Carabinieri Forestale di Benevento è un ulteriore riscontro all’azione di contrasto, avviata sin da questa estate al peculiare fenomeno del saccheggio e devastazione del patrimonio forestale, che attraverso il furto della legna vede in una visione antropocentrica lo sfruttamento indiscriminato delle risorse ambientali.

Continua così senza tregua la campagna dei Carabinieri Forestale e dell’Arma territoriale ad attenzionare l’intera filiera attraverso controlli mirati presso ditte, imprese ed aziende, lungo le arterie stradali del Sannio.

Al termine delle operazioni di rito l’uomo è stato dichiarato in arresto e condotto, su disposizione dell’Autorità giudiziaria presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del previsto rito per direttissima. La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, verrà sottoposta alla convalida dell’Autorità giudiziaria, avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione.

La persona coinvolta è da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.