CCIAA Irpinia Sannio: assegnati d’ufficio i primi mille domicili digitali

CCIAA Irpinia Sannio: assegnati d’ufficio i primi mille domicili digitali

AttualitàBenevento Città
Pronti ad assegnarne 5.019 per omessa comunicazione da parte delle imprese delle PEC.

La Camera di Commercio Irpinia Sannio ha attribuito d’ufficio i primi 1.000 domicili digitali. Ma complessivamente saranno assegnati d’ufficio altri 5.019 domicili digitali per imprese individuali e società di capitale del territorio, di cui 2.549 per la provincia di Benevento e 3.470 per la provincia di Avellino.

Le imprese più virtuose sono state le società di persone: saranno attribuiti di ufficio solo 76 domicili digitali nella provincia di Benevento e 126 nelle province di Avellino.

Il domicilio digitale attribuito d’ufficio dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio (codicefiscaleimpresa@impresa.italia.it) è attivo solo per la ricezione, ed è accessibile dal Rappresentante dell’impresa tramite il Cassetto Digitale dell’Imprenditore, accedendo dalla piattaforma Impresa Italia.

Le imprese iscritte al Registro delle Imprese, costituite in forma societaria o individuale, che non avevano comunicato il proprio domicilio digitale (PEC), oppure che avevano un indirizzo scaduto o revocato, dovevano regolarizzare la propria posizione entro il 30 aprile 2023.

È quanto previsto dalla Legge di conversione n. 120 dell’11 settembre 2020, che conferma le novità introdotte dal decreto “semplificazioni” D.L.n. 76/2020, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”.

La mancata comunicazione comporta oltre all’assegnazione d’ufficio di domicili digitali, anche l’erogazione di una sanzione amministrativa che per le società sarà di 412 euro e per le imprese individuali di 60 euro.

Camera di Commercio, obbligo di comunicazione delle PEC per le imprese

Camera di Commercio, obbligo di comunicazione delle PEC per le imprese

AttualitàBenevento Città

Le imprese iscritte al Registro delle Imprese, costituite in forma societaria o individuale, che ancora non hanno comunicato il proprio domicilio digitale (PEC), oppure che hanno un indirizzo scaduto o revocato, dovranno regolarizzare la propria posizione entro il 30 aprile 2023.

È quanto prevede la Legge di conversione n. 120 dell’11 settembre 2020, che conferma le novità introdotte dal decreto “semplificazioni” D.L.n. 76/2020, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”.

La mancata comunicazione comporterà l’assegnazione d’ufficio di domicili digitali e l’erogazione di sanzioni amministrative.

Le imprese inadempienti, pertanto, saranno soggette:

  • al pagamento di una sanzione che per le società sarà di 412 euro e per le imprese individuali di 60 euro;
  • all’attribuzione d’ufficio, da parte della Camera di Commercio Irpinia Sannio, di un domicilio digitale (codicefiscaleimpresa@impresa.italia.it) che sarà attivo solo per la ricezione, e sarà accessibile dal Rappresentante dell’impresa tramite il Cassetto Digitale dell’Imprenditore, accedendo dalla piattaforma Impresa Italia.

Sul sito della CCIAA Irpinia Sannio è possibile consultare gli elenchi per verificare se la propria impresa è in regola oppure tenuta ad effettuare l’adempimento.

S. Nicola Manfredi, Cilento: “Caro sindaco, C’è Posta per Te”

S. Nicola Manfredi, Cilento: “Caro sindaco, C’è Posta per Te”

Politica

SAN NICOLA MANFREDI. Non arresta a placarsi l’onda lunga dell’ultimo consiglio comunale, caratterizzato dalla decisione da parte di gruppo di opposizione “Progetto per San Nicola” di abbandonare l’aula a seguito di un forte diverbio con il sindaco Vernillo (leggi QUI).

Tra gli argomenti di discussione, anche quello relativo a una nota pec a firma del consigliere di opposizione Francesco Cilento, con la quale quest’ultimo faceva richiesta all’ufficio amministrativo dei documenti allegati all’ordine del giorno del consiglio comunale del 18/02/2022. Sul punto si è innescato un forte diverbio proprio tra il consigliere e il sindaco, il quale ha sostenuto di aver avuto contezza della pec solo nella mattina del giorno in cui si è celebrato il consiglio comunale.

Sul punto è intervenuto proprio il consigliere Cilento con il comunicato che riportiamo di seguito: “Il sindaco prima dell’approvazione del punto uno all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale ha lasciato intendere che la nota Pec da me inviata all’ufficio amministrativo ed in particolare al suo responsabile, con la quale chiedevo i documenti allegati all’ordine del giorno del consiglio comunale del 18/02/2022, fosse pervenuta al comune di San Nicola Manfredi alle ore 9.10, a poca distanza dalla seduta di consiglio convocata per le ore 10:00.

Sembrerebbe inutile commentare un così banale evento accaduto all’interno della seduta di consiglio ma, purtroppo, tutto ciò è reso necessario date le affermazioni di Vernillo.

Voglio ricordare al sindaco che la nota pec -sottolinea Cilento- è stata inoltrata il giorno precedente alla seduta e durante l’orario di ufficio. Dalle affermazioni rese dal sindaco, il quale con fare arrogante, dichiara di averla ricevuta sulla sua scrivania protocollata alle ore 09.10, si evince come lo stesso ignori alcuni passaggi fondamentali relativi alle comunicazioni ufficiali; inoltre, il sindaco omette di ricordare che la responsabile dell’ufficio ha risposto alla mia richiesta comunicandomi i modi per reperire la documentazione ed indicando che relativamente al punto 2 dell’ordine del giorno, gli allegati erano stati trasmessi al capogruppo di minoranza Angelo Capobianco”.

Per meglio delineare i contorni di una vicenda resa grottesca dal sindaco, voglio ricordare, per eccesso di zelo, allo stesso –prosegue Cilento- che le comunicazioni pec inoltrate attraverso posta elettronica certificata e destinate ad altra posta elettronica certificata, dopo l’invio certificano al mittente la ricevuta di ricezione ed accettazione, il tutto a salvaguardia della data certa di invio. Pertanto, che il protocollo del Comune possa registrare la suddetta pec dopo 15 giorni e che il sindaco la legga dopo un mese non possono rappresentare una responsabilità per il mittente, per il qualefa fede l’orario e la data di accettazione della stessa certificato dalla piattaforma (non a caso si parla di pec, posta elettronica certificata)”.

Caro sindaco – conclude il consigliere Cilento- le auguro che durante il suo mandato riesca ad imparare queste sottili differenze così magari nel caso si dovesse assentare per i suoi innumerevoli incontri istituzionali, al suo rientro nel leggere la posta non si troverà in situazioni di imbarazzo per eventuali decorrenze dei termini. Altresì, visto che la mia persona ha prodotto ulteriori note indirizzate a lei e ad i suoi uffici, la invito a rispondere senza far trascorrere tempo inutile dato che lei è cosi efficiente”.