Fortore, danni siccità: il 28 scade il termine per la presentazione delle domande di aiuto

Fortore, danni siccità: il 28 scade il termine per la presentazione delle domande di aiuto

AttualitàDalla Provincia

Il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, in seguito all’attribuzione, da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del carattere di eccezionalità per i danni alla produzione causati dalla siccità nel periodo che va da maggio a settembre del 2022 e che ha interessato l’intero territorio dei dodici comuni di competenza dell’ente montano, ricorda che il prossimo 28 gennaio scade il termine perentorio per la presentazione della richiesta di aiuto al fine di ottenere i previsti interventi compensativi.

Pertanto, sollecita, qualora non avessero ancora provveduto, le imprese agricole ricadenti nei comuni di Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti a proporre la relativa istanza indirizzata alla Comunità Montana del Fortore.

Per la relativa modulistica, è possibile consultare il sito del fondo di solidarietà nazionale della Regione Campania

Comunità Montana del Fortore, la Regione ha riconosciuto i danni prodotti dalla siccità

Comunità Montana del Fortore, la Regione ha riconosciuto i danni prodotti dalla siccità

Politica

La Giunta regionale della Campania, in seguito ad una richiesta da parte della Comunità Montana del Fortore, ha riconosciuto i danni prodotti della siccità nel periodo maggio-settembre 2022. Per adesso si tratta soltanto di una presa d’atto che tuttavia sarà presto foriera di uno stanziamento di risorse per tutti i Comuni sanniti che rientrano nel territorio dell’ente montano, non prima però d’aver inviato la relativa documentazione al Ministero delle Politiche Agricole che dovrà poi effettivamente stanziare le somme.

L’entità delle perdite è stata quantificata, attraverso una approfondita indagine, in 30.865.000, relativamente a colture di cereali, mais, leguminose, oleaginose, tabacco, foraggere e agricole. “Non possiamo che essere soddisfatti per questa presa d’atto della Regione Campania – spiega il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina – resa possibile grazie anche alle nostre sollecitazioni all’assessore regionale Nicola Caputo.

Quella con cui chiedevamo lo stato di calamità è stata la prima delibera varata dalla Giunta subito dopo il mio re-insediamento. Tuttavia, come ho avuto più volte occasione di sottolineare, sarebbe necessario rimpinguare i fondi ma soprattutto snellire la procedura, che è ancora un po’ farraginosa. L’Istituto giuridico della calamità naturale è difatti un po’ arcaico, e così com’è concepito rischia di vanificare l’effetto risarcitorio del contributo, perché passa troppo tempo tra il periodo in cui si registra il danno e la liquidazione delle somme spettanti. A quel punto gli effetti del problema sulle colture si sono propagati e amplificati e quelle somme non coprono più, per intero, l’ammanco che si registra”.