Fatebenefratelli, grande successo per il convegno “Tumori eredo-familiari di ovaio e mammella”

Fatebenefratelli, grande successo per il convegno “Tumori eredo-familiari di ovaio e mammella”

AttualitàBenevento Città

Ha riscosso grandi consensi il convegno sui “Tumori eredo-familiari di ovaio e mammella”, che si è tenutopresso la sala convegni “Padre Pietro De Giovanni” dell’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento. 

L’incontro è stato organizzato, nell’ambito di un programma specifico che prevede meetings  provinciali in tutto il territorio campano, dall’associazione ACTO (Alleanza contro il tumore ovarico) nella persona del Dott. Gianni Gerosolima – Presidente della sezione Campania e dalla Dott.ssa Annalisa De Blasio – Responsabile UOC Ginecologia ed Ostetricia del Fatebenefratelli di Benevento 

Fondata nel 2010 da un gruppo di pazienti e Ginecologi oncologi, ACTO è la prima rete nazionale di associazioni pazienti unite dalla comune missione  di dare sostegno alle donne colpite da neoplasie ginecologiche. Ogni attività è focalizzata, come ha sostenuto il Dott. Gerosolima, ad informare ed educare ogni donna sulla malattia, a  facilitare l’accesso alle cure migliori, ad aumentare la qualità di vita  delle pazienti, a promuovere la ricerca scientifica  e a dare voce ai bisogni e ai diritti delle donne ammalate e delle loro famiglie portandole all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni nazionali e regionali.

A questo progetto ha aderito l’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli, come ricordato dal Superiore Fra Lorenzo Gamos, che ha tenuto a precisare quanto la struttura sanitaria sia sensibile  a queste tematiche, ricordando allo stesso tempo di come nella sua storia abbia sempre avuto a cuore la salute delle donne. Per questo ha incoraggiato sostenendo l’iniziativa, augurando buon lavoro e assicurando la disponibilità ad accogliere eventi futuri. Concetto rafforzato, nel suo intervento, anche dal Dott. Giovanni Carozza – Direttore Affari Generali del FBF.

La Dott.ssa Annalisa De Blasio, nel presentare il convegno, ha ricordato che grandi passi sono stati fatti nella cura delle malattie oncologiche. Oggi il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del 65% e, per alcuni tumori come quello della mammella, può raggiungere l’85%. Di conseguenza i professionisti coinvolti non possono limitarsi solo alla sopravvivenza stessa, ma avere uno sguardo attento alla qualità di vita e , nel caso di donne giovani, alla possibilità di avere figli.

I tumori ereditari rappresentano dall’1 al 20% dei casi a seconda del tipo di tumore. Il paziente oncologico con sindrome ereditaria,come il soggetto sano portatore, necessitano, per la complessità e lam natura delle loro problematiche e della loro intensità e durata, di una presa in carico globale e una gestione integrata dei percorsi diagnostico-terapeutici. E’quanto è stato rafforzato concettualmente dal Prof. Pignata – oncologo del Pascale di Napoli e Responsabile della rete oncologica campana.

Il convegno è stata l’occasione per fare il punto sulle attuali conoscenze dei tumori eredo-familiari di mammella e ovaio, analizzando sia gli aspetti medici sia quelli di sanità pubblica, attraverso gli interventi dei relatori.

Anche se la percentuale dei tumori che riconoscono una predisposizione genetica non sembra altissima, si tratta di malattie  che hanno un pesante impatto clinico e sociale. Le pazienti affette o predisposte,in genere giovani, devono essere avviate a percorsi clinico strumentali intensivi con lo scopo di monitorare nel tempo,con scadenze molto più ravvicinate rispetto agli screening della popolazione generale, la salute di mammella e ovaio in modo da diagnosticare in fase precoce la malattia.

Lo scopo di questi incontri – ha concluso la dott.ssa Annalisa De Blasio – è proprio quello di contrastare l’inconsapevolezza dei rischi e la disinformazione, e far nascere programmi cui aderiscano varie figure professionali: “medici di famiglia, oncologi, ginecologi, chirurghi, radiologi e genetisti. Approfondire la conoscenza della malattia significa far sì che la paziente non si senta più isolata, ma parte di una comunità capace di affrontare con consapevolezza e serenità il difficile percorso della malattia.

“I tumori eredo-familiari dell’ovaio e della mammella. Up to date”, domani il convegno al Fatebenefratelli

“I tumori eredo-familiari dell’ovaio e della mammella. Up to date”, domani il convegno al Fatebenefratelli

AttualitàBenevento Città

L’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento organizza per giovedì 28 Settembre l’incontro sul tema “I tumori eredo-familiari dell’ovaio e della mammella. Up to date”, che si terrà a partire dalle ore 9.00 nella sala convegni “fra PIETRO MARIA de’ GIOVANNI” in Viale Principe di Napoli a Benevento.

Il 5-10% dei tumori mammari ed ovarici – ha dichiarato la dott.ssa Annalisa De Blasio – responsabile dell’U.O.C. di Ginecologia del FBF (direttore del corso) – sono associati ad una mutazione genica che può essere trasmessa in modo ereditario. Le persone mutate hanno una forte predisposizione a sviluppare uno specifico tumore o gruppo di tumori.

I medici di famiglia, i radiologi senologi, gli oncologi, i chirurghi devono saper selezionare i soggetti da inviare a consulenza genetica e devono conoscere le modalità di sorveglianza e di prevenzione da proporre ai soggetti ad alto rischio eredo-familiare.

Molte sono le novità nella diagnosi precoce, nel trattamento chirurgico, radiante e medico, ed infine nella prevenzione farmacologica e chirurgica.

Il campo della prevenzione, in particolare, solleva problemi etici, medico-legali ed assicurativi del tutto nuovi, derivanti dalla necessità di confrontarsi con persone sane, ma ad alto rischio, a cui proporre trattamenti medici di lunga durata o addirittura l’asportazione preventiva di un organo, in assenza di un quadro normativo che definisca tutti i dettagli del corretto approccio a tali pazienti.

Questo convegno – conclude il direttore del corso dott.ssa Annalisa De Blasio – vuole fare il punto sulle attuali conoscenze in tema di tumori eredo-familiari della donna e sulla gestione delle donne sane appartenenti ad un gruppo a rischio, oppure mutate ed affette da tumore. Verranno poi analizzati anche tutti gli aspetti medico legali, di sanità pubblica che permettano alla paziente ed agli operatori sanitari, di affrontare, nel modo più moderno e funzionale, tali complesse problematiche.

Prevenzione tumori, Asl Benevento dà avvio al tour gratuito “Mi voglio Bene”

Prevenzione tumori, Asl Benevento dà avvio al tour gratuito “Mi voglio Bene”

AttualitàBenevento Città

Giovedì, 27 ottobre, l’Asl Benevento dà avvio al nuovo tour gratuito della prevenzione oncologica “Mi voglio Bene” per la diagnosi precoce dei tre tumori più diffusi nella popolazione adulta: del collo dell’utero, della mammella e del colon retto. L’iniziativa, già sperimentata con successo dall’Asl, prevede  lo stazionamento di un poliambulatorio mobile presso diversi paesi del territorio sannita, dove sarà possibile effettuare esami di “di primo livello”, quali: mammografie, pap test e ritiro del kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci.

“Riproponiamo l’iniziativa di prevenzione oncologica per contrastare le neoplasie più diffuse tra gli adulti – afferma Gennaro Volpe, direttore generale dell’Asl Bn – Vogliamo offrire possibilità di accesso a prestazioni ed esami importanti direttamente sui vari territori, per rendere l’adesione ai programmi e la presa in carico da parte dell’Asl, più agevole e semplice.

Per questa iniziativa – continua Volpe – abbiamo scelto i distretti di Montesarchio e di Telese che in base agli ultimi dati di adesione allo screening, richiedono una maggiore attenzione. Ma, ebbene sottolineare, che indipendentemente dall’iniziativa in corso, tutti cittadini che rientrano nei target di età previsti per i tre screening possono sempre rivolgersi al proprio medico di famiglia o al distretto di appartenenza per aderire ai programmi e sottoporsi gratuitamente agli esami. La prevenzione e la diagnosi precoce – conclude il DG – sono, infatti, l’unico strumento per individuare e curare un tumore nelle prime fasi di insorgenza, seppur asintomatico.”

I programmi di screening gratuiti sono rivolti:
-Alle donne di età compresa tra 25 e 64 anni, che possono effettuare il pap-test per la Prevenzione del tumore del collo dell’utero;
-Alle donne di età compresa tra 50 e 69 anni che possono sottoporsi alla mammografia, per la prevenzione del tumore della mammella;
-Agli uomini e alle donne che hanno un’età compresa tra 50 e 74 anni che possono ritirare il kit per effettuare il test di ricerca del sangue occulto nelle feci, per la prevenzione del tumore del colon-retto.

I cittadini che non riceveranno una convocazione telefonica, possono rivolgersi al proprio distretto,  al comune presso cui sosterà il camper o recarsi direttamente al Camper della Prevenzione.