Carcere di Benevento, detenuta tenta di impiccarsi: salvata dalla Polizia Penitenziaria

Carcere di Benevento, detenuta tenta di impiccarsi: salvata dalla Polizia Penitenziaria

BeneventoCronaca

La detenuta già nota per precedenti episodi di aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria, di incendio di materiale dell’Amministrazione Penitenziaria e di sommossa, ieri ha provato a farla finita procurandosi un cappio e tentando il suicidio per impiccagione, ma il tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria di turno ha scongiurato il peggio.

Per il segretario regionale CON.SI.PE Campania De Lia Tommaso il plauso và a tutto quel personale di Polizia Penitenziaria campano che ogni giorno tra le molteplici difficoltà che il sistema Penitenziario attuale presenta, riesce con spirito di sacrificio ed alto senso del dovere a salvare vite umane dallo sconforto, come quello di ieri a Benevento.

La Campania ha 7400 detenuti e molti vivono in penitenziari obsoleti e sovraffollati, ma la cosa ancor più grave è che la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria per oltre 1000 unità ad avviso del CON.SI.PE. visti i carichi di lavoro sui poco meno dei 4000 poliziotti in forza, ma non tutti disponibili per varie problematiche, danno la percezione di uno stato di abbandono che spesso crea forte sconforto, ma soprattutto mancanza di sicurezza.

Per il vicepresidente CON.SI.PE. Luigi Castaldo, oggi alla luce delle tante criticità che vive il Corpo di Polizia Penitenziaria è diventata una missione operare in determinati contesti, che andrebbe valorizzata sotto tanti aspetti, il Governo dovrebbe incentivare con i mezzi a disposizione, i tanti poliziotti penitenziari in prima linea che ogni giorno affrontano realtà a molti sconosciute e surreali, laddove solo la pazienza ed il coraggio fanno la differenza.

Per il CON.SI.PE il plauso va al personale femminile del carcere di Benevento che ieri ha compiuto un gesto se pur doveroso ma nobile.

Minaccia di lanciarsi dal ponte: 40enne salvato in extremis dai Carabinieri

Minaccia di lanciarsi dal ponte: 40enne salvato in extremis dai Carabinieri

CronacaRegione

Era già salito sul parapetto di protezione e con tutta probabilità, senza l’intervento dei Carabinieri, sarebbe riuscito nel suo intento suicida.

È accaduto verso le 14.00 di oggi, nel capoluogo irpino. Un 40enne del posto aveva deciso di farla finita lanciandosi dal “Ponte della Ferriera”.

Grazie alla segnalazione da parte di un cittadino che aveva notato il predetto in evidente stato confusionale nei pressi del ponte, l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Avellino ha disposto l’immediato intervento di una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Avellino, già di perlustrazione in quell’area.

Con cautela i Carabinieri hanno raggiunto l’uomo che minacciava di lasciarsi cadere nel vuoto.

Uno dei militari, resosi conto della gravità della situazione e dell’attualità della minaccia, ha iniziato a dialogare con lui, chiedendogli come si chiamava e cercando un contatto empatico, al fine di calmarlo.

In questo modo, l’altro componente dell’equipaggio radiomobile ha potuto avvicinarsi in condizioni di sicurezza, riuscendo quindi ad afferrare la persona in crisi e a portarla al sicuro sulla sede stradale proprio nel momento in cui sembrava che l’intento anticonservativo venisse portato alla sua estrema conseguenza.

Una volta portato in salvo, il 40enne è stato affidato alle cure degli operatori del 118 che l’hanno accompagnato in ospedale per accertamenti.

Tentato suicidio al Rione Libertà, IO X Benevento: “Bisogna che ci interroghiamo tutti, occorre cooperazione orizzontale

Tentato suicidio al Rione Libertà, IO X Benevento: “Bisogna che ci interroghiamo tutti, occorre cooperazione orizzontale

AttualitàBenevento Città

“Un donna di sessant’anni che arriva a manifestare in quel modo la propria sofferenza deve assolutamente interrogare tutti, istituzioni, enti del terzo settore e comunità. Quest’epoca, sta producendo un malessere collettivo che colpisce gruppi e persone vulnerabili ma che non sono riconosciuti come tali.

I temi che si rilevano nel campo della sofferenza urbana sono segnali di un disagio crescente, di malessere di varia natura, crescono i conflitti nel tessuto sociale e nella convivenza. Dietro a tutto questo c’è lo s-radicamento che abita il nostro contemporaneo. Intorno a noi assistiamo al franare delle certezze, dei riferimenti, dei legami. Le narrazioni che raccogliamo presso il nostro centro di ascolto in associazione, sono caratterizzate da varie forme di emergenze che spesso non riescono a trovare risposte nelle istituzioni pubbliche.

Le istituzioni della cura purtroppo mancano all’appuntamento con l’emergente sofferenza che oggi si diffonde, silenziosamente, con forme inedite, rischiando di rimanere asserragliati nelle proprie acropoli tecnocratiche.

E’ evidente che urge discontinuità rispetto al concetto di autoreferenzialità dell’istituzione pubblica che si limita verticalmente ad appaltare i servizi. Una politica che dovrebbe promuovere la partecipazione, la co-progettazione di una nuova offerta di cooperazione orizzontale per far fronte alle nuove domande. Le istituzioni incontrano il disagio, se scendono in strada, nei quartieri,  nelle organizzazioni sociali territoriali che rappresentano ponti verso la sofferenza, che fanno spazio, che ascoltano, che sono dotate di capacità di mediazione. La sfida delle istituzioni pubbliche sta nell’accettare il rischio di entrare nella vita vissuta e sofferente che vive nelle nostre comunità, diventare promotori di un processo corporativo che riesca a mettere a sistema e capitalizzare le energie trasformative.

La riabilitazione psicosociale è ricostruzione della cittadinanza, è mettere in connessione le capacità e le abilità dei singoli Enti in un contesto che consenta però un esercizio cooperativo riducendo al massimo le barriere che mantengono una condizione di scarsa collaborazione e di partecipazione.

Un sentito ringraziamento agli uomini della Polizia di Stato diretti dal Questore Edgardo Giobbi che ieri sono prontamente intervenuti e sono riusciti ad evitare il peggio, salvando la vita della signora che si è lanciata dalla finestra di casa sua”.

Così in una nota l’associazione IO X Benevento.

Fioretti: “A Benevento troppi casi di suicidi, bisogna riflettere su come garantire assistenza pubblica a tutela della salute mentale”

Fioretti: “A Benevento troppi casi di suicidi, bisogna riflettere su come garantire assistenza pubblica a tutela della salute mentale”

Politica

“L’episodio del tentato suicidio della donna di via Cocchia merita una riflessione ed un approfondimento da parte della politica che ha il dovere di interrogarsi su come garantire assistenza pubblica a tutela della salute mentale dei cittadini”.

Così in una nota stampa Floriana Fioretti, capogruppo del Partito Democratico a palazzo Mosti.

“A Benevento, in quest’ultimo anno, – ricorda l’esponente Pd – si sono registrati troppi casi di persone che si sono tolti la vita volontariamente. I motivi sono molti e diversi e toccano le sfere più personali e intime ma ciò non toglie che il benessere psicologico debba essere inserito come una priorità dell’agenda politica. Ancor di più oggi, dopo gli anni – durissimi – della pandemia e con le conseguenze del conflitto in Ucraina che contribuiscono ad aumentare condizioni di precarietà e incertezza”.

“Agli strumenti che già esistono, come il bonus psicologo – conclude Floriana Fioretti – sportelli di ascolto, prevenzione nelle scuole, occorre aggiungere una più forte attenzione da parte delle istituzioni rispetto alle tante situazioni di disagio, con una presa in carico multidisciplinare di lunga durata del paziente bisognoso di cure, con interventi coordinati ed integrati nella programmazione dei servizi di assistenza territoriale, attività sanitaria e socio-relazionale. Altrettanto importante è il raccordo con la rete informale di associazioni di volontariato per garantire al paziente e alle famiglie un supporto ed una risposta continuativa.

Tornando all’accaduto di ieri, infine, un plauso e un ringraziamento va fatto alle forze dell’ordine, per la sensibilità dimostrata e per la tragedia evitata”

Apollosa l Minaccia il suicidio: desiste grazie all’intervento dei Carabinieri

Apollosa l Minaccia il suicidio: desiste grazie all’intervento dei Carabinieri

CronacaProvincia

Nella prima mattinata odierna personale dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montesarchio interveniva in Apollosa (BN) in quanto veniva segnalata una donna che salita su di un tetto minacciava un gesto autolesionistico.

I militari appena giunti sul posto, valutata la situazione iniziavano una delicata ed estenuante trattativa e solo dopo lunghe sollecitazioni e rassicurazioni riuscivano a far desistere la 31enne a compiere l’insano gesto.

Nel corso dell’operazione, alle quale presenziava anche personale del 118, l’intera area veniva chiusa al transito dei veicoli.

La ragazza veniva quindi prelevata da un’autoambulanza e trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale civile “Rummo” di Benevento dove tuttora si trova in osservazione.