Benevento, il primo giorno da “sannita” di Fabio Cannavaro: firma sul contratto, poi il primo allenamento e le prime istruzioni alla squadra

Benevento, il primo giorno da “sannita” di Fabio Cannavaro: firma sul contratto, poi il primo allenamento e le prime istruzioni alla squadra

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Primo giorno da sannita – acquisito – per Fabio Cannavaro, scelto dal duo VigoritoFoggia per risollevare le sorti del Benevento, dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative.

Spetta, dunque, all’ex azzurro, Campione del Mondo con l’Italia nel 2006 e Pallone d’Oro, raccogliere l’eredità di Fabio Caserta, esonerato nella giornata di ieri dopo un tira e molla lungo mesi.

Fabio Cannavaro è arrivato nel Sannio questa mattina di buon ora e dopo aver svolto le visite mediche di rito ha fatto un breve sopralluogo per visionare il Ciro Vigorito e le strutture di allenamento, con una passeggiata sul campo dell’Antistadio Carmelo Imbriani.

Poi, la firma sul contratto: una mera formalità per un accordo che era già stato trovato nella giornata precedente. Il tecnico si lega alla società giallorossa con un biennale. Con lui uno staff di tutto rispetto: il vice è il fratello Paolo, anch’egli ex giocatore, come Fabio, anche del Napoli; il preparatore atletico è lo spagnolo Jordi Garcia, con lui anche in Cina. Ciccio Troise è il suo collaboratore tecnico.

Dopo un brave assaggio della città, nel corso del quale ha avuto modo già di palpare con mano l’entusiasmo dei tifosi sanniti per il suo arrivo e con i quali si è intrattenuto per qualche battuta e i soliti selfie di ordinanza, nel primissimo pomeriggio, alle 15 in punto, ha iniziato ufficialmente sul campo la sua avventura alla guida della Strega, dirigendo il primo allenamento.

Poche parole ma chiare quelle proferite alla squadra da Cannavaro: palla a terra, mai rischiare oltremodo la giocata e quando non c’è lo spazio per l’imbucata, bisogna far giare la palla fino al momento in cui si apre lo spazio. Niente lanci lunghi ma tanto fraseggio: questo ha chiesto il tecnico ai suoi ragazzi, che ha richiamato almeno un paio di volte in cerchio per un discorso collettivo.

Nel suo primo allenamento, cui non hanno preso parte, oltre ai nazionali, Viviani ed El Kaouakibi infortunati, Cannavaro ha disposto la squadra con il 3-5-2, con l’intenzione di dare -almeno all’inizio- continuità al lavoro svolto sinora, senza farle perdere quelle certezze che stava acquisendo dopo il passaggio di modulo. Sistema di gioco che, però difficilmente, cambierà vista la rosa a disposizione; sebbene, alla bisogna, ci sarebbe margine anche per un ritorno al 4-3-3.

Ma al di là dei numeri, è sulla testa che Fabio Cannavaro intende lavorare principalmente: ha capito subito che ha di fronte una squadra con valori importanti ma che ha una specie di blocco che non le permette di esprimerli.

Quello che si è visto oggi è un Cannavaro molto motivato: d’altronde ha aspettato molto prima di mettersi in gioco in Italia e solo il gran lavoro svolto dell’amico Pasquale Foggia e la solidità del progetto Vigorito sono riusciti dove altri non ce l’hanno fatta: ricordiamo che sul tecnico negli ultimi mesi ci sono stati gli interessamenti di Leicester, della Polonia e anche di qualche club in Italia. Cannavaro ha scelto Benevento, però, per la sua prima avventura su una panchina di club in Italia.

Domani l’ultima step di questa prima fase: alle 17 a Palazzo Paolo V ci sarà la presentazione ufficiale. Poi, testa solo all’Ascoli, che arriverà al Vigorito il prossimo 2 ottobre: Cannavaro, ovviamente, vuol iniziare nel miglior modo possibile la sua avventura dinanzi ai suoi nuovi tifosi.